Nelle opere di Johan Deckmann, CB Hoyo e Pietro Terzini sono giochi di parole, frasi ironiche e verità scomode a provocare l’osservatore.
Johan Deckmann
Johan Deckmann, artista e psicoterapeuta praticante e cresciuto in un negozio di antiquariato a Copenhagen dove si innamora degli antichi volumi che ispireranno le sue creazioni.
La sua espressione artistica racchiude tre elementi: copertine di libri vuote, il carattere utilizzato ispirato a un vecchio poster appeso in casa e osservazioni sul comportamento umano, comprovando l’impatto della psicologia nel suo lavoro artistico.
Deckmann riesce a raggiungere un pubblico ampio e vario traendo vantaggio dalla facilità di immedesimazione di chi legge, incorporando paure e affanni universalmente condivisibili mascherati dall’umorismo.
CB Hoyo
Cb Hoyo, l’artista cubano con un passato da chef, con ironia e colore mette in dubbio l’autenticità e il valore economico dei principi dell’arte.
Una scatola di pastelli acquistata a Miami e un suo vecchio disegno d’infanzia conservato da sua nonna in Repubblica Dominicana, hanno dato vita alla sua celebre serie Corny Quotes cominciata nell’agosto del 2019.
La sua calligrafia considerata irrecuperabile dai suoi insegnati, è diventata parte fondamentale del suo stile e del suo successo che ricorda come una lezione per abbracciare le ironie della vita. Questa serie incoraggia ogni spettatore aconcentrarsi sul linguaggio. Gli si chiede non solo di osservare, ma anche di leggere, attingendo a un livello più profondo di gioco.
Pietro Terzini
Pietro Terzini è un creativo contemporaneo italiano che è riuscito a coinvolgere un pubblico giovane, atipico per il mondo dell’arte, grazie al suo linguaggio affine a quello di chi lo segue. La sua espressione nasce dal riutilizzo di sacchetti e scatole di brand trovate in ufficio, impiegando grafica e concetto perprovocare e interagire con irriverenza.
Questi diventano quindi pezzi unici che non possono essere copiati, riuscendo a conciliare uno stile che ha risonanza sui social media rendendolo al contempo qualcosa di tangibile.
Con la sua arte fotografa le rivoluzioni del nostro tempo, come quella dei social che non solo ha cambiato il modo di acquistare prodotti, ma anche quello di relazionarci come esseri umani.
L’arte cattura la società contemporanea e ne forgia un racconto “insieme al tempo”. L’utilizzo di piattaforme digitali permette a chi crea e comunica sintesi estetica e immediatezza narrativa. In un mondo condiviso, l’osservatore viene mosso dall’artista capace di trasmettere universalità in una società diseguale.