Dal 23 marzo al 22 settembre 2024, la Fondazione Museo del Tessuto celebra lo stilista Walter Albini con una grande mostra curata da Daniela Degl’Innocenti ed Enrica Morini. Questo fondo archivistico, finora del tutto inedito, testimonia puntualmente il percorso professionale di Albini: dalla sua prima attività come illustratore di riviste di moda fino alla creazione del proprio marchio e oltre.
La storia di Walter Albini
Walter Albini è senza dubbio una figura chiave nella storia della moda italiana. Nato il 3 marzo 1941 a Busto Arsizio, Albini ha dimostrato fin dalla giovane età un talento straordinario nel campo della moda. La sua formazione inizia all’Istituto d’Arte, Disegno e Moda di Torino, che gli ha fornito le basi per la sua carriera. Nei primi anni della sua carriera, Albini lavora come illustratore di sfilate di alta moda per diverse riviste, dimostrando una sensibilità unica e un occhio per l’innovazione nel mondo della moda. Successivamente si trasferisce a Parigi, dove l’incontro con Coco Chanel segna un momento cruciale nella sua carriera, ispirandolo a traguardi più ambiziosi. Da quel momento in poi, inizia a disegnare pattern per agenzie di styling di rilievo, contribuendo alla sua crescita nel settore.
Il ritorno in Italia, incoraggiato da Mariucca Mandelli, segna l’inizio di una nuova era per la moda italiana. Collaborazioni con marchi iconici come Etro e Gianfranco Ferré consolidano la sua reputazione come uno dei più grandi talenti della moda italiana. Negli anni ’70, il marchio Walter Albini è ormai affermato e Albini decide di abbandonare Palazzo Pitti di Firenze, sottolineando il suo ruolo nel rendere Milano una delle capitali della moda internazionale. La sua visione audace di fondere moda e industria dà vita al concetto di “ready-to-wear”, rivoluzionando il modo in cui la moda viene concepita e prodotta.
Attraverso il suo lavoro per diverse case di moda e marchi internazionali, Albini presenta nel 1970 la sua prima proposta della formula “unimax”, caratterizzata dall’uniformità di taglio e colore per uomo e donna. Questo approccio innovativo e unisex lo colloca all’avanguardia nel panorama internazionale della moda. Il suo stile audace e distintivo attira l’attenzione della stampa internazionale, che lo definisce il “nuovo astro italiano”.
Nel 1973, Albini compie un passo audace presentando a Londra una nuova linea per uomo e donna sotto il suo nome, caratterizzata da un’immagine forte e da una vendita ristretta, supportata da una seconda linea per una distribuzione più ampia. Il trasferimento a Venezia e l’ambientazione di una sfilata al caffè Florian confermano il suo status di innovatore nel mondo della moda.
La sua scomparsa prematura nel 1983 lascia un vuoto nella moda italiana, ma la sua eredità continua a essere celebrata e riletta da molti altri stilisti, riconoscendone l’importanza e l’influenza.