In un mondo in cui il digitale funge sempre di più da canale di definizione, l’arte cerca forme di espressione che si adeguino ai nuovi standard. Gli NFT, ovvero token non fungibili, sono il portale per una dimensione altra, in continua evoluzione. Abbiamo chiesto ad un talentuoso artista di farci toccare con mano questa arte intangibile.

Damiano Fasso e gli NFT, l’Arte che sfida il futuro

Damiano Fasso è un artista che ha sempre cercato di rompere le convenzioni. La sua carriera è iniziata tra le mura delle università, ma è stato solo con l’arte digitale e gli NFT che ha trovato la vera libertà di espressione. “Quando gli NFT sono arrivati, per me sono stati una naturale evoluzione”, racconta Fasso. La possibilità di mescolare pittura, videoarte, e persino intelligenza artificiale, ha permesso all’artista di ampliare il proprio linguaggio espressivo, dando vita a opere che sfidano la percezione del pubblico e la propria.

Una forma d’arte che ha scaturito una curiosità senza precedenti quella degli NFT, ma cosa li rende così speciali? “La libertà’”, dice Fasso. Senza bisogno di gallerie o intermediari, gli artisti possono essere unici padroni del proprio lavoro, ma soprattutto unici intermediari tra la propria arte ed il pubblico globale. Ma non solo. “Gli NFT permettono di combinare pittura, musica, e programmazione generativa. È un linguaggio ancora in fase di definizione, ma con infinite possibilità”, aggiunge. Una fusione di atti comunicativi e media differenti che rendono l’arte digitale uno strumento di indicibile potenza e che allargano i confini del linguaggio artistico ad ogni click.

“Love Life – Fuck the Bombs” (2024), pittura digitale, IA, animazione,
sonoro.

Sebbene molti vedano gli NFT come una semplice bolla speculativa, Damiano Fasso ha una visione più sfumata: “All’inizio è stato un po’ un caos, tutti cercavano di monetizzare su qualsiasi cosa. Ma ora, il mercato si è assestato, e si sta selezionando ciò che ha davvero valore”. Un processo naturale, che sta permettendo agli artisti di emergere con opere significative, non più solo pezzi da investimento. La selezione naturale dell’arte in un nuovo ecosistema in cui solo ciò che è davvero Arte sopravvive. Come tutto, anche gli NFT portano con sé una grande sfida. Abbiamo chiesto a chi li vive quotidianamente di spiegare quale sia il più grande limite di questa nuova forma d’arte.

La risposta non ha tardato ad arrivare, una parola semplice ma che racconta una storia inconfondibile: sostenibilità. La creazione di NFT, come ogni transazione digitale, consuma energia, ma Fasso è ottimista: “Ci sono già soluzioni che riducono l’impatto ambientale. Ad esempio, piattaforme che usano sistemi meno energivori, come Proof of Stake (PoS), stanno emergendo e permettono una produzione più ‘pulita’”. Il futuro dell’arte digitale, quindi, potrebbe essere non solo più accessibile, ma anche più responsabile. Per Fasso, gli NFT sono una porta aperta su un futuro che mescola arte, tecnologia e riflessione critica. “Gli NFT potrebbero stimolare il pensiero critico, sfidando le convenzioni e offrendo una nuova lettura della realtà”, afferma. Un’occasione unica, che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui pensiamo all’arte e al suo valore.

Damiano Fasso continua a essere protagonista del mondo dell’arte digitale, con opere esposte in tutto il mondo, dalle luci di Times Square agli spazi dei musei di arte contemporanea. Una carriera in ascesa, che ci ricorda quanto il futuro sia nelle mani di chi osa pensare oltre.

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