È una bella retrospettiva quella allestita in Triennale a Milano sulla vita e sui successi di Elio Fiorucci. Uno scuarcio si apre e si offre, non solo sulla vita più intima e confidenziale dell’ uomo e imprenditore, ma anche sui più profondi ed entusiasmanti cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra, fino ai primi duemila.
Un raggio di sole che illumina tutta la storia personale. Le fanciullesche angoscie scatenate dai fragori dei bombardamenti, le improvvise novelle speranze, il primo spirito avveniristico, il successo, l’ affermazione e la fama. Fino al dissolvimento della parabola personale industriale, che però non cancella le vette raggiunte.
Tenere e commoventi, le storie e i ricordi di infanzia. Avvincenti, le prime sfide giovanili. Memorabili, le istantanee che narrano i successi commerciali dell’ apice: uno dopo l’altro. Gloriose, le tracce visibili di ciò che ha segnato il tempo e l’ estetica del design e della moda italiana ed internazionale: diverse, prima di Elio Fiorucci. E diverse, dopo Elio Fiorucci.