Chiaroscuro: la mostra dal titolo tutto italiano a Dubai curata da Michèle Lamy

Curata dall’anti diva per eccellenza e moglie del celebre stilista Rick Owens, “Chiaroscuro” viene inaugurata all’ICD Brookfield Place di Dubai in collaborazione con la Carpenters Workshop Gallery il 27 febbraio, inserendo attraverso il tema di “luci e ombre” oltre 20 designer e artisti internazionali.

Chiaroscuro, la mostra a Dubai curata da Lamy

La mostra è divisa in sezioni che evocano oscurità e luce, profondità ed ampiezza, attraverso un dialogo fluido e reciproco delle opere e dei materiali, riprendendo sia il concetto di “tragitto” dal giorno alla notte, sia  elaborando il tema del “navigare” tra i due lati del nostro mondo, afferma la Lamy, “ Lotto per affrontare i tempi bui che stiamo attraversando, e lo faccio attraverso le opere, interpretando la mia visione tra luce ed oscurità, immaginando tempi migliori”.

Image from carpentersworkshopgallery.com

Tale rievocazione, avviene attraverso il contrasto. Nel lato “Darkness” siamo dinanzi a lavori di tipo massiccio, statuario, minaccioso, ridefinendo la materialità attraverso la pietra, il bronzo o il marmo. Sono inclusi all’interno di questa fascia, i lavori di gusto industriale dell’Atelier Van Lieshout, le maschere africane di Kendell Geers ed opere dello stesso collega e compagno della Lamy, Rick Owens.

Nel lato “Light” osserviamo il potere della luce nel plasmare le opere stesse, attraverso il vetro, il cotone o il metallo, esempio di ciò  sono i lavori dei Verhoeven Twins, che invitano lo spettatore ad esplorare la luce e la forma delle loro sculture fluttuanti.

L’essenzialità nel ruolo della luce viene rappresentata anche attraverso le opere di Nacho Carbonell tramite le sue installazioni luminose, Omar Al Gurg con la sua scultura in legno “Spike” e Vincenzo de Cotiis, reinterpretando archi rinascimentali.

Image from carpentersworkshopgallery.com

Le opere riprendono, nel loro complesso,  l’idea di “cooperazione” tra luce ed ombra, percependo l’essenza l’uno dell’altro, i  giochi di profondità e le mutazioni tra tempo e spazio, vengono catturati anche attraverso lo scorrere del giorno e della notte della città stessa.

La stessa cooperazione viene sollecitata anche dalla lista dei partecipanti alla mostra, con un mix internazionale e regionale che propone un dialogo aperto sia tra gli artisti locali sia tra gli stessi spettatori, mettendo a disposizione lavori di facile comprensione. Importante, afferma Malak Abu Qaoud, curatore della mostra, “mostrare arte accessibile che possa essere capita indipendentemente dal background”.

Credits:  Images courtesy of carpentersworkshopgallery.com.

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