Il progetto “F.A.M.I.L.Y.” (Falling Apart Meanwhile I Love You”) al centro di questo articolo, è parte dell’esposizione “New Society”, di Miranda July. L’installazione inebria l’Osservatorio Fondazione Prada a Milano con un profumo di audacia e autenticità, dal 7 Marzo al 14 Ottobre 2024.
Miranda July, l’amore per il cinema e non solo
Miranda July, classe 1974, è un’ artista, performer, attrice e sceneggiatrice statunitense, diventata celebre con il filmMe and You and Everyone We Know (2005). Invece di dedicarsi esclusivamente all’industria cinematografica, Miranda ha esplorato l’idea dimultidisplinarietà fino a renderla il trampolino di lancio del proprio successo. Oggi è una delle voci più autentiche su temi come la centralità delle relazioni umane nella vita, e si esprime attraverso installazioni artistiche di ogni tipo.
F.A.M.I.L.Y. (Falling Apart Meanwhile I Love You)
Il Progetto F.A.M.I.L.Y. (Falling Apart Meanwhile I Love You) consiste in una serie di video girati da estranei “volontari” che condividono le proprie riprese attraverso un link, e mostrano, per alcuni minuti, diverse sfaccettature di loro stessi, principalmente ballando nelle proprie camere.
Il connubio tra coralità e autobiografismo
La modalità e il messaggio dell’installazione sono interconnessi: la prima si basa sulla co-creazione, in cui l’artista si rende leader di un progetto senza proclamarne il possesso esclusivo. Miranda coordina l’installazione da dietro le quinte, permettendo il connubio tra “autobiografismo e coralità”. Chiunque lo voglia può creare, partecipare, senza possedere requisiti specifici o soddisfare standard. L’opera si nutre di questi contributi e assume costantemente nuova vita e nuove forme.
Una critica all’idea di ruolo nel nostro tempo
La co-partecipazione si presta anche a dare voce al messaggio chiave dell’installazione: una critica al concetto di ruolo nella nostra società. Un’opera d’arte collettiva è facilmente una metafora per un progetto a cui lavorare, in cui ogni membro della squadra gioca un ruolo preciso, spesso definito in modo cosi accurato e rigido da limitare il potenziale dell’idea stessa. Potenziale in questo caso creativo, per estensione intellettivo, sociale, emotivo.
Miranda propone ai co-creatori una soluzione nuova, in cui le regole si limitano assicurare che tutti trovino il proprio spazio e la propria voce. Ed ecco che alcune idee-pilastri del nostro mondo, come gerarchia, funzionalità a uno scopo, e coerenza a un sistema, cedono.
Ne nasce una video-installazione che rispecchia l’idea di arte fine a se stessa: un momento di gioco senza ruoli e limiti che ne delineano la funzionalità. Un’idea semplice, e allo stesso tempo cosi’ lontana dalla nostra società della produttività, in cui ogni cosa esiste in quanto finalizzata a qualcos’altro.
Un inno al qui e ora, all’espressione disinteressata di noi stessi senza secondi fini se non quello di coordinarsi spontaneamente con gli altri nell’essere unici e diversi.