Siamo abituati a non pensarci, a non farci attenzione, e a vivere la nostra vita guardati dall’ “Occhio del Grande Fratello”.
Camminiamo per strada, saliamo sui mezzi, postiamo foto sui social… involontariamente o meno, i nostri volti vengono continuamente intercettati da dispositivi senza nemmeno accorgercene. La cosa preoccupante è che nessuno sa che fine fanno i nostri dati biometrici, chi li userà e a che scopo.
L’innovazione di Rachele Didero
Da questa riflessione parte il lavoro della fashion designer Rachele Didero, la quale ha brevettato “Adversarial Knitted Textile”; si basa sulla creazione di fantasie che oltre ad abbellire e rendere unici i capi, proteggono chi li indossa dal riconoscimento facciale automatico. Tutto inizia con la collaborazione con il “Shenkar College”, dove si concentra sui volumi del corpo e il trasferimento di fantasie sulla maglia, senza compromettere l’efficacia.
Dopo mesi di ricerca, il risultato viene testato su YOLO, il più avanzato sistema di riconoscimento di oggetti in tempo reale, e dalla sua riuscita, nasce il brevetto in comproprietà col Politecnico nel 2021. Le stampe sono adversarial pattern (“immagini avversarie”), apparentemente astratte, ma in realtà in grado di confondere gli algoritmi dei dispositivi.